Relazione
tecnica
Di impostazione rigorosamente neoclassica il
municipio di Iglesias, vene edificato alla fine dell’800, quando le
fortune dello stile neoclassico erano già altrove concluse.
La
sua collocazione in fronte alla Cattedrale di Santa Chiara e di fianco al
palazzo vescovile lo collocano come ultimo e conclusivo episodio di una
volontà urbanistica che ha prodotto l’assetto attuale delle piazza.
Questo
episodio architettonico coincise col momento di massima crescita della città,
sostenuto dal tumultuoso incremento che l’attività mineraria andava
registrando ed ebbe la capacità di trasformare, assieme all’antica
denominazione della piazza in cui si insediava, anche la configurazione
raggiunta alla fine del XVIII secolo e rimasta sostanzialmente invariata
fino alla fine dell’ottocento.
Nell’impostazione
neoclassica il sovradimensionamento degli spazi collettivi, la facciata, lo
scalone centrale e la sala consiliare lasciano trasparire un’intento di
rappresentazione dei pubblici poteri, tanto ostentata quanto velleitaria
delle reali capacità finanziarie comunali, che costrinsero all’impiego di
tecnologie costruttive relativamente povere e a riciclare parte delle
strutture abitative preesistenti cui giustapporre il nuovo fronte
monumentale.
Sul
piano urbanistico gli effetti di questo avanzamento dell’edificio sulla
piazza furono notevoli con l’interruzione della continuità del terzo
tracciato stradale che la delimitava e la conseguente chiusura in se stesso
dello spazio delimitato dalla facciata della cattedrale, dallo stesso
municipio, dal palazzo vescovile e dalla superstite quinta di abitazioni a a
schiera sul fronte opposto. L’impianto così regolarizzato assumeva una
nuova configurazione bipolare, che sostituiva quella iniziale volta ad
evidenziare la presenza della cattedrale.
L’abbandono
protratto per tutto il primo cinquantennio del secolo delle più elementari
previdenze manutentive avevano portato ad uno stato di degrado dell’intero
contesto ed in particolare del palazzo municipale.
Nel
1982 venne redatto dall’Arch. Lucio Magi un progetto inerente la
manutenzione dei prospetti e l’adeguamento funzionale dell’edificio.
Nel
corso dell’intervento la demolizione degli intonaci originali è stata
limitata all’indispensabile, sono stati in gran parte mantenuti gli
intonaci preesistenti, integrando le lacune, restaurate ringhiere e grate in
ferro e ghisa, particolari costruttivi in pietra,
marmo o cemento e serramenti in legno, rifatti in parte gronde e
pluviali e le colonnine di ripartizione delle finestre del piano alto. Alle
scelte cromatiche delle coloriture il compito di ristabilire l’immagine,
erosa, ma riconoscibile che ci era pervenuta.
Le
esigenze attuali ed il progetto di manutenzione.
Lo
stato attuale dell’edificio impone alcuni lavori urgenti ed
indilazionabili in contiuità dell’intervento effettuato all’inizio
degli anni ’80.
In
primo luogo il restauro della copertura: si dovrà procedere ad una
revisione del manto di copertura, alla rimessa in pristino di gronde e
pluviali, alla manutenzione ed al restauro delle strutture lignee, al
ripristino delle contro soffittature deteriorate dalle infiltrazioni
d’acqua.
Gli
intonaci presentano ampie fasce di degrado dovute alla presenza di umidità,
di restauri incongrui e rappezzature eseguite con malte cementizie. Si dovrà
inoltre procedere al completamento del restauro degli apparati decorativi
della facciata non completati nel precedente intervento.
Gli
infissi esterni necessitano di una completa manutenzione, così anche parte
delle porte interne.
L’edificio
ed in particolare l’aula consiliare al primo piano sono inagibili per i
portatori di handicap, si dovrà pertanto procedere alla messa a norma
dell’edificio rispetto alle prescrizioni della legge 13/89, con
l’inserimento di un ascensore e con la realizzazione di un bagno per i
primi due piani.
L’impianto
elettrico deve essere adeguato funzionalmente ed omologato alle norme in
materia di sicurezza elettrica.
L’impianto
di illuminazione necessita di adeguamento.
L’edificio
non è dotato di impianto di riscaldamento, solamente alcuni locali sono
dotati di apparecchiature
singole a pompa di calore. Il progetto prevede la realizzazione di un
impianto centralizzato di trattamento aria
del tipo aria/acqua.
I
pavimenti, i gradini, le soglie in marmo e in graniglia di cemento sono a
tratti sconnessi e necessitano di una manutenzione generalizzata.
È
prevista la tinteggiatura interna dell’intero edificio e la revisione
degli apparati decorativi esterni.
Nell’anno
2002 un progetto di restauro parziale dell’edificio è stato inserito nel
P.R.U. per il centro storico
del comune di Iglesias, ma con importi ridotti rispetto a quelli necessari
per un restauro totale dell’edificio.
Nel
programma integrato del 2003 è stata infine inserita la spesa necessaria
all’inserimento di un ascensore e per la
messa a norma dell’edificio rispetto alla normativa di legge per
l’abbattimento delle barriere architettoniche.
|