Itinerario Piazza Fenza-Via Manno

Il Programma Integrato per il centro storico di Iglesias per l’anno 2003 prevede il rinnovo delle pavimentazioni, delle reti di servizio e della pubblica illuminazione di uno dei principali percorsi che lo attraversano. Si tratta del sistema di strade che uniscono fra loro le tre porte principali: la Porta Sant’Antonio, la porta Castello e la porta Nuova.

Due percorsi differenti per forma, funzione e ruolo all’interno del nucleo antico, ma il cui rinnovamento costituisce in questa fase uno dei più importanti fattori per la rinascita del centro storico di Iglesias proprio perché in grado di integrare con efficacia sia gli interventi in atto che quelli programmati.

In relazione al percorso di costa si collocano alcuni dei più importanti edifici storici e monumentali della città: la Cattedrale, il Palazzo Civico e la chiesa della Purissima.

Lo stato attuale della pavimentazione e dei servizi
La pavimentazione del primo percorso è in asfalto, i sottoservizi sono costituiti dalla fognatura che raccoglie in un unico condotto sia le acque nere che le acque bianche, la rete idrica è in buone condizioni, ma gli allacci, in caso si proceda alla esecuzione di opere stradali, dovranno comunque essere rifatti.

La cartografia storica e i rilievi dell’arch. Gaetano Cima, progettista delle rete fognaria, ancora in uso, mostrano il percorso di un fiume al posto delle attuali vie Fontana ed Eleonora, lo stesso fiume, in seguito venne incanalato, coperto e reso carrabile a costituire l’attuale percorso che supporta i flussi di traffico per Flumini, compresi bus e mezzi pesanti.

 La pavimentazione del percorso più interno, nel quale si concentra l’intervento pubblico del P.I. 2003, è varia, essendo in parte costituita (nel tratto fra la piazza del collegio e la via B. di Vesme)  dalla tradizionale pavimentazione in lastre di granito, i tratti restanti sono in bitume. Non si conosce il tipo di pavimentazione storica precedente l’attuale strato in bitume, con tutta probabilità era costituita da ciottoli nella parte centrale e trottatoi in lastre in granito, come si rileva in alcune foto storiche delle strade adiacenti. Tutto questo con tutta probabilità è stata demolito per costruire la pavimentazione attuale.

La fognatura, ancora quella originaria eseguita dal Cima nella seconda metà dell’800, è in buona efficienza, ma ha il difetto di raccogliere insieme acque bianche ed acque nere.

La rete idrica è in buone condizioni, ma esiste anche in questi tratti il problema degli allacci.

Le priorità per quanto riguarda i due percorsi sono differenti:

la richiesta più urgente è quella di pavimentazioni adeguate alla dignità del centro storico  per il secondo percorso, in quanto più prossimo alla parte monumentale della città.

Per il percorso fra porta Castello e Porta Sant’Antonio la richiesta è quella di un fondo lastricato che sia anche in grado di sopportare il traffico pesante di attraversamento; l’esiguità dei finanziamenti disponibili costringe a differire l’esecuzione di una pavimentazione tradizionale in questo tratto. Tale esigenza tuttavia dovrebbe diventare più viva in seguito alla prevista realizzazione di una circonvallazione in grado di dirottare fuori dalla cinta muraria il traffico per Flumini.

Sulla base dei fabbisogni e delle priorità il progetto prevede:

§      il completamento del lastricato stradale per tutto il percorso dalla p.zza Fenza alla porta Nuova;

§      la rimessa in pristino delle parti di pavimentazione esistenti fra la piazza del Collegio e la via B. di Vesme;

§      il rinnovo della illuminazione pubblica lungo il percorso di programma è stato rimandato, essendo l’attuale illuminazione ancora funzionale;

§      il rinnovo degli allacci idrici e fognari lungo l’ntero percorso;

§      la manutenzione straordinaria della rete fognaria.

Caratteristiche del progetto
Per quanto riguarda le pavimentazioni scopo principale del progetto è quello di restituire la identità storica anche attraverso un appropriato disegno delle pavimentazioni stradali. Un primo passo in tal senso è stato compiuto con la pavimentazione in pietra della p.zza Municipio che ha sostituito una pavimentazione in pietrini di cemento. Il rispetto della tradizione e la stessa funzionalità richiedono il ripristino della pavimentazione in conci regolari in granito, con pendenza verso il centro della carreggiata dove una canaletta centrale sagomata convoglia le acque nel sottostante fognolo. Il disegno della pavimentazione prevede la disposizione dei conci in file parallele perpendicolari all’asse della carreggiata. Lo spessore dei filari dei conci è variabile da circa 20 a 60 cm, la continuità del filare ed il relativo spessore sono interrotti dalla canaletta centrale, in tal modo si genera una disposizione casuale dei filari in rapporto allo spessore, con effetto estetico alquanto gradevole.

Un  carattere rassicurante della pavimentazione attuale, la parte originale superstite, è dovuto alla solidità della stessa in relazione allo spessore dei blocchi in granito. Oggi questo effetto non è più possibile per la mancanza sul mercato di materiali opportuni. Le lastre originali sono infatti  tagliate e lavorate a mano ad opera di scalpellini. Un effetto analogo sarà il prodotto di una magistrale messa in opera su un sottofondo opportunamente stabilizzato.   

Per quanto riguarda la raccolta delle acque bianche essa potrà avvenire come in passato attraverso l’utilizzo delle fogne esistenti sottoposte ad opportuna manutenzione  insieme alle acque nere. Esse si sono rivelate finora efficaci nella evacuazione delle acque meteoriche, anche a causa delle positive condizioni morfologiche dell’abitato, che dispone sempre di una buona pendenza e ottime possibilità di deflusso.

Si prevede in questa fase un completo rinnovo degli allacci, a causa dell’invecchiamento materiale e tecnologico degli allacci esistenti. Ciascun allaccio sarà collocato in apposito pozzetto. Particolare attenzione sarà rivolta alla realizzazione dei chiusini che dovranno adattarsi per forma, materiale ed aspetto alla pavimentazione in pietra. È pertanto necessario che la larghezza dei conci in relazione alla presenza del pozzetto contenente l’allaccio fognario sia la stessa della copertina del pozzetto medesimo per evitare sfridi e tagli inutili di materiale.

Gli stessi allacci alla rete idrica saranno rinnovati. A tal fine si prevede l’utilizzo di tipologie di materiali adatti alla pavimentazione in pietra per la realizzazione del pozzetto di allaccio e per la collocazione dei contatori.

 

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