centro giovanile per attività culturali e ricreative

Relazione illustrativa

 

 

Premessa

Il Comune di Iglesias si è dimostrato particolarmente sensibile alle problematiche e alle esigenze del mondo giovanile, intervenendo con diverse iniziative volte alla promozione di strumenti capaci di garantire formazione, avviamento al lavoro e svago a favore delle categorie giovanili.

A tal fine l’Amministrazione prevede di attivarsi per promuovere nuove iniziative economiche produttive di reddito, che abbiano lo scopo principale di creare occupazione e un legame di dipendenza con il territorio tale che l’occupazione sia stabile e duratura.

In particolare l'Amministrazione Comunale intende dotare la città di Iglesias di un centro giovanile per attività culturali e ricreative, inteso come luogo di crescita, di formazione e di avviamento al mondo del lavoro.

Il presente studio tecnico-economico fa parte integrante e sostanziale della richiesta avanzata dal Comune per ottenere un finanziamento ai sensi dell’art.18 Comma 2, lettera a ex L.R. 33/88.

 

Individuazione storico-ambientale dell’intervento

La realizzazione del centro giovanile per attività culturali e ricreative implica un intervento di ristrutturazione e di ammodernamento del complesso immobiliare noto come Villa Boldetti, composto da una palazzina sviluppata su due livelli, da un vasto terreno circostante e da alcuni fabbricati in esso sparsi.

L’area è delimitata dalla via Cattaneo e dalla via Trexenta e si estende per complessivi mq. 14.000 circa di cui circa 500 mq. di coperto. L’intero complesso è meritevole di recupero e di valorizzazione in quanto è situato in una posizione centrale della città, ma soprattutto rappresenta la struttura logistica migliore per l’ubicazione dell’iniziativa in oggetto: il centro giovanile per attività culturali e ricreative troverà ubicazione nel primo piano del Palazzo Boldetti, in uno spazio complessivo di circa 380 mq.

Dal punto di vista storico ed ambientale, l’immobile è situato in un ambito fortemente caratterizzato dalla diffusa presenza di edifici del primo Novecento, dal rilevante interesse architettonico e dal valore notevolmente simbolico, trattandosi di costruzioni legate alle varie società minerarie operanti in città. L’attuale via Roberto Cattaneo, ossia la strada che da Iglesias conduce verso la costa occidentale ed il bacino minerario di Monteponi e Gonnesa, costituì difatti a cavallo tra Ottocento e Novecento una delle principali direttrici di sviluppo urbanistico della città.

La strada si era sviluppata come una evoluzione naturale della via per le miniere ed aveva il proprio punto d’origine nella medievale Porta Nuova. Lungo tale via, di pari passo al progresso dell’industria estrattiva, andarono ben presto insediandosi le principali società minerarie, costeggiando di palazzine liberty e giardini coloniali ricchi di palme il lungo rettilineo.

Un’ampia area estesa sino all’odierna via Deledda era invece proprietà dei Boldetti, una delle famiglie più facoltose ed in vista della città di Iglesias, la cui fortuna fu dovuta essenzialmente ai proficui commerci di legname indotti dallo sviluppo dell’industria mineraria.

Negli anni trenta del XX secolo la fortuna dei Boldetti era ormai in declino e buona parte delle loro proprietà erano state assorbite dalle varie società minerarie. Sfuggiva a questo destino la grande villa già residenza di Giuseppe Boldetti e celebrata, sia per la qualità degli arredi che per le finiture, come una delle residenze più lussuose dell’intero circondario.

Nel 1938, l’Ente Principe di Piemonte – sorto nel gennaio 1930 come ente assistenziale ai minatori iglesienti – acquistò l’edificio dall’Istituto di Credito Agrario per la Sardegna per la somma di Lire 200.000, da pagarsi in rate annuali da Lire 25.000 con scadenza al novembre di ogni anno. La struttura venne destinata a casa di riposo per minatori pensionati con sale per la lettura, per il gioco e per l’ascolto della radio. Inoltre, l’annesso parco di 14.000 mq venne suddiviso in appezzamenti di 100 mq da assegnare a ciascun pensionato.

La Legge Regionale n. ­­10 del 1987 soppresse tutti gli enti comunali di assistenza, e tra questi l’Ente Comunale di Assitenza (Ente Principe di Piemonte) di Iglesias, disponendo il passaggio di tutto il patrimonio alle amministrazioni comunali di pertinenza. La struttura, già destinata dall’Amministrazione Comunale ad ospitare nel tempo vari uffici tra cui pure il comando della Polizia Municipale di Iglesias, venne da allora sostanzialmente abbandonata a causa delle precarie condizioni di manutenzione, per venire così occupata abusivamente: attualmente parte del piano terra è destinato a deposito comunale, mentre il primo piano è occupato abusivamente da alcuni senzatetto.

Da documenti d’epoca dell’Ente Principe di Piemonte, si rileva come nel 1938 nella “villa Boldetti” si contassero diciotto vani, servizi esclusi. Si deve ai lavori di adeguamento a casa di riposo la realizzazione di nuovi vani e del prospetto interno, verso il giardino. L’edificio, ampiamente rimaneggiato, conserva tuttoggi lo scalone in marmo di accesso al primo piano e buona parte degli originari infissi a scorrimento, nonché inferriate e ringhiere a decoro del prospetto che si apre sulla via Cattaneo. È andata purtroppo perduta la veranda coperta e chiusa con vetri, un tempo elemento di transizione tra la villa ed il giardino retrostante.

I lavori di ristrutturazione in oggetto, oltre ad adattare alla nuova destinazione l’immobile, ambiscono a ripristinare l’originario schema strutturale, eliminando le superfetazioni che ne hanno corrotto il primo impianto. In particolare, ci si riferisce alle strutture prospicenti il giardino, realizzate sotto la gestione dell’Ente Principe di Piemonte, ed il cui grave stato di degrado ne suggerisce la rimozione.

 

Descrizione delle attività del Centro di Aggregazione Giovanile

Il Centro di Aggregazione Giovanile rappresenterà una risposta concreta a quanto si è potuto riscontrare, analizzare ed evidenziare e si porrà come obiettivo quello di dare soluzioni ad alcune problematiche che caratterizzano il mondo giovanile del Comune di Iglesias.

L'attività del "Centro", partendo dalla necessità della prevenzione come parte integrante dell'educazione, dovrà coinvolgere, integrando e convogliando sullo stesso binario, tutto ciò che possa essere funzionale ad una corretta crescita personale, sociale, culturale, morale, fisica e psichica delle nuove generazioni.

I servizi in questione sono diretti ai giovani residenti nel Comune di Iglesias e si caratterizzeranno per la produzione di attività capaci di animare la comunità locale dal punto di vista aggregativo, proponendosi come crocevia tra le attività di prevenzione del disagio e i bisogni espressi dai giovani, i quali potranno affermare la propria identità imparando a gestire autonomamente il proprio tempo libero.

Il tempo libero può essere una grande risorsa, sta ai giovani la decisione di come impegnarlo come sta alle Istituzioni il compito di offrire alcuni strumenti, quali il Centro di aggregazione Giovanile, dove poter sviluppare ed incrementare le occasioni di scambio culturale per una crescita individuale e comunitaria.

Le attività del Centro Giovanile per attività culturali e ricreative saranno :

  • Attività di prevenzione primaria e secondaria;

  • Attività di educazione alla salute;

  • Istituzione dello "Sportello Ascolto";

  • Attività finalizzata al sostegno scolastico;

  • Attività di orientamento alla formazione ed all'orientamento lavorativo;

  • Attività ludiche e ricreative;

  • Attività autogestite dagli utenti del Centro di Aggregazione Giovanile;

  • Internet Point;

  • Mediateca;

  • Produzione di percorsi turistici culturali a favore degli utenti del Centro di Aggregazione Giovanile;

  • Produzione di momenti aggregativi quali promozione di party e serate musicali a favore degli utenti del Centro di Aggregazione Giovanile;

  • Produzione di eventi artistici culturali quali promozione di piecè e spettacoli teatrali, cineforum, happening, spettacoli estemporanei, performance;

  • Organizzazione di convegni, conferenze e gruppi di incontro;

  • Realizzazione di un Centro di documentazione;

  • Realizzazione di laboratori formativi;

e quant'altro i giovani utenti vorranno progettare, costruire, creare e realizzare.

                       

L’attivazione del centro suddetto, consentirà alla città di Iglesias di avere a disposizione un luogo di aggregazione sociale, di scambi generazionali e di svago, in cui utilizzare il tempo libero in modo attivo e salutare a favore delle fasce preadolescenziali, adolescenziali e giovanili. Un’attenta analisi dei bisogni ha evidenziato la reale e immediata esigenza di offrire spazi per i giovani, con la scelta di valorizzare le potenzialità, offrire spazi per sperimentarsi nel tempo libero, attivando con l'aiuto di operatori qualificati, processi di interazione e di apprendimento per esperienza

Nel rispetto di quanto predisposto nel Piano Socio-Assistenziale di Iglesias, per quanto riguarda i centri d’incontro destinati ai giovani della città, l’Amministrazione Comunale, intende portare avanti il progetto per la creazione di un Centro di Aggregazione Sociale destinato soprattutto agli adolescenti e ai giovani.

Sebbene la struttura si rivolga in primis alla fascia adolescenziale non significa che da esso siano escluse le altre categorie sociali, ma rafforza l’intendimento che le attività che si svolgeranno saranno portate avanti da tutti mirando al totale coinvolgimento degli adolescenti di Iglesias.

La realizzazione del Centro giovanile è un progetto che si propone le seguenti finalità:

  • favorire l'approfondimento di aspetti legati all'apprendimento e alla comunicazione, con particolare riferimento ai limiti e alle potenzialità degli strumenti multimediali e telematici

  • stimolare e sostenere lo sviluppo delle abilità all'insegnamento e all'apprendimento in rapporto alle nuove tecnologie, soprattutto nelle situazioni di disagio

  • favorire lo sviluppo delle modalità cooperative nel lavoro, stimolando la costruzione di adeguati ambienti di apprendimento

  • sostenere situazioni di disagio: apprendimenti, relazioni, comunicazioni, comportamento, ed offrire strumenti di approfondimento e di informazione sul ruolo degli adulti nel rapporto bambino-computer

  • costruire reti di comunicazione e di relazione tra tutti gli attori del processo formativo

Destinatari:

  • minori

  • giovani

  • famiglia

  • scuole

Le attività che verranno realizzate nel Centro si configureranno come punti di raccordo di aspetti legati alla socializzazione, alla cultura ed all'apprendimento, ponendosi come agenti di promozione culturale, di sostegno al processo di crescita, di studio e di supporto nelle situazioni di disagio e nei momenti di incontro e di aggregazione.

Per poter usufruire dei servizi gli utenti del Centro dovranno farsi rilasciare una tessera.
La tessera sarà strettamente personale e consentirà l’utilizzo del materiale didattico, formativo, ludico.

Secondo una suddivisione per macroclassi di attività nel Centro potranno distinguersi: 
 

1) La Mediateca

La Mediateca metterà a disposizione della propria utenza, quali scuole, gruppi di studenti, insegnanti, studiosi, singoli studenti, cittadini interessati ad un approccio didattico, formativo ed educativo, servizi di utilizzo di strumenti audiovisivi:

  • la moviola,

  • la centralina di montaggio,

  • le attrezzature di ripresa video,

  • il telecinema per il riversamento in video da pellicola super8, 16mm e 35mm,

  • l'impianto di duplicazione video

2) L’Internet point

L’internet point  metterà a disposizione  della propria utenza i seguenti servizi e le seguenti attività didattiche:

  • uso del computer

  • noleggio e-mail, servizio di ricezione/invio e-mail

  • corso base computer

  • corso base internet

  • servizio fotocopie e stampa

  • servizio fax

  • servizio scansione immagini

  • servizio stampe a colori

In una struttura cosi importante e dotata di un pacchetto integrato di servizi, vi si potranno svolgere attività derivanti da:

progetti di promozione

§         con e per la generalità degli adolescenti che partendo dai loro interessi e dalle aggregazioni spontanee, sviluppino e potenzino iniziative di animazione, di cultura, di orientamento e avvio alla dimensione-valore del lavoro;

§         con le famiglie e con organizzazioni per creare maggiore consapevolezza e responsabilità nella comunità e nei servizi, attorno agli adolescenti.

progetti di prevenzione

in relazione ai diversi gradi e condizioni di disagio che gli stessi adolescenti presentano:

§         per il sostegno delle famiglie a rischio e in difficoltà, già dalla loro costituzione, secondo progettualità fortemente collegate tra Comune, Scuola, Servizio Psico Sociale e Volontariato per evitare sovrapposizioni e frammentarietà e concentrare gli impegni verso obiettivi comuni.

§         Particolare attenzione e impegno sono da porsi nella realizzazione della rete dei consultori, potenziandone il ruolo psico-sociale degli stessi, nei quali deve trovare adeguata e stabile presenza la consulenza psicologica, attraverso precisi e puntuali piani di diffusione infradistrettuale;

§         per il contrasto dell’abbandono scolastico sviluppando un’interlocuzione più significativa e sistematica con la Scuola ai vari livelli istituzionali.

Ciò deve suscitare e attivare localmente iniziative specifiche attraverso la valorizzazione delle risorse proprie del volontariato giovanile.

progetti di sostegno e recupero

mirati agli adolescenti in difficoltà con attenzione alle devianze ricadenti sul circuito penale e a quelle interessate alle dipendenze.

Dovranno essere privilegiati soprattutto piani congiunti che arrivino e sostengano aree di accoglienza disponibili ed idonee ad accettare e assumere devianti conclamati, anche ricorrendo, con opportuni rinforzi, a strutture tutelari preesistenti e all’impiego del volontariato e del Privato Sociale.

 

PRESUPPOSTI E MOTIVAZIONI

Analisi della domanda – Considerato che il servizio offerto risponde ad un’esigenza ampia e variegata, grazie a una gestione ottimale e combinata dette strutture, sarà possibile coinvolgere un’ampia fascia giovanile, ricompresa nella fascia di età che va dagli 11 ai 30 anni.

Esiste l’esigenza in una piccola città quale quella di Iglesias, di imprimere e di dare vitalità ai rapporti sociali e una certa facilità di comunicazione e di contatti che difficilmente si ritrova in altri contesti maggiormente urbanizzati. Ciò vuol dire che si coglie, anche nel raffronto con gli altri contesti territoriali una forte presenza di attività che richiedono un certo impegno culturale o di altro tipo come il tempo libero, in cui assumono valori interessanti attività di tipo creativo, espressivo o altamente culturale, in particolare per quanto riguarda una fascia a media scolarizzazione che si avvia ad essere nel futuro una maggioranza.

§         perché portatori di aspettative, nei confronti dell'ambiente sociale che li circonda.

  • perché dotati di livelli di istruzione, cultura, informazione che li espongono immediatamente al confronto con riferimenti e modelli di più ampia portata.

L’opera della scuola, dei mass media, delle varie agenzie di socializzazione e di trasmissione culturale e valoriale contribuisce senza dubbio a modificare in profondità le coscienze e i comportamenti individuali di uno spazio dei rapporti sociali che esula dal “privato” familiare.

Dall’incrocio delle attività svolte nel tempo libero con l’ampiezza demografica dei comuni, la piccola città risulta penalizzata rispetto alle grandi per una serie di attività quali: assistenza agli spettacoli, attività sportive, scuole di ballo.

Senza dubbio la fruizione del “tempo libero” di stampo più tradizionale, più diffusa nei piccoli centri, è da considerare legata a probabili situazioni di arretratezza economica e culturale (ovviamente anche nel versante dell’offerta) di questi ultimi rispetto a coloro che si trovano in centri più grandi e quindi più sottoposti a sollecitazioni esterne innovative: ossia una marcata propensione verso attività interpersonali e attività culturali, tutte legate peraltro allo svago che troppo spesso viene negato per via dei tanti doveri di tutti i giorni.

Considerando le relazioni interpersonali emerge chiaramente come siano per lo più i giovani a desiderare più tempo per tale “attività”. A voler editare più spazio ai rapporti interpersonali sono poi le fasce più elevate di istruzione. Questo può far supporre una maggiore sensibilità ed apertura verso l’esterno dei più colti in conseguenza di un desiderio, forse più emergente, di un confronto sociale, di un dialogo, che si riesce ad ottenere grazie alle relazioni amicali.

La famiglia rimane il centro direzionale di tutte le attività, che sono comunque ristrette al clan familiare o degli amici/parenti stretti. I modelli di comportamento più innovativi restano marginali, anche se si può ravvisare una apertura verso nuove modalità di utilizzo del tempo più dinamiche, che riescono a superare la barriera del ciclo di vita, detto status culturale, del livello sociale di solito molto condizionanti per l’individuo.

La domanda di tempo resta però il più delle volte inespressa o comunque non realizzabile sul piano sociale, in quanto non trova quasi mai spazi e servizi adeguati, in una realtà locale insufficiente sul piano della organizzazione del tempo libero, per esigenze e valori più innovativi. Tutto ciò permette di considerare la popolazione di Iglesias, attiva e sensibile in un campo come quello del consumismo di mentalità e una predisposizione al mutamento e all’innovazione, ben accolto sarà quindi il progetto che si dovrà realizzare.

I servizi saranno finalizzati alla generalità dei giovani, compresi quelli che vivono in famiglie in difficoltà e hanno abbandonato prematuramente la scuola. Saranno quindi attivati accanto a progetti di promozione, quelli di prevenzione, sostegno e recupero.

 
 

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