Premessa L’intervento in corso ha come obiettivo la definizione progettuale finalizzata al restauro ed al completo recupero funzionale ad uso teatro dell’ex cinema Elettra e degli uffici contermini acquisiti dall’Amministrazione comunale e sui quali la stessa ha già investito cospicue risorse sia per l’acquisizione che per le opere relative al parziale recupero.  

Lo stato prima degli attuali lavori Prima di procedere ad effettuare un’analisi approfondita dei lavori necessari per rendere funzionale l’ex Cinema Elettra nel suo complesso, è doverosa una sintetica descrizione delle opere già realizzate.

Attraverso un intervento radicale finalizzato al reperimento degli spazi necessari per rivitalizzare funzionalmente la struttura e nel contempo adeguarla alle normative in materia di pubblico spettacolo, si è intervenuti sugli edifici adiacenti messi a disposizione dall’amministrazione salvaguardando gli aspetti di carattere tipologico e architettonico nonché di tutti quegli elementi aventi valenza storico-artistica, sono stati adeguati funzionalmente e sono stati ricavati quegli spazi tanto necessari quanto di supporto alla struttura principale.

Nello specifico sono state demolite le coperture ormai fatiscenti e ricostruite fedelmente nella loro composizione e nell’uso dei materiali, pur con alcuni accorgimenti di carattere tecnico.

Constatato il sensibile dislivello altimetrico esistente tra la piazza Pichi e la via Cavour, in prossimità dell’ingresso è stato realizzato un ampio volume al disotto del livello stradale che ha consentito di ottenere, oltre ad uno spazio comune in cui trova accoglimento la zona bar ed alcune vie di fuga, diversi locali tecnici necessari per rendere razionalmente funzionale l’insieme della struttura.

Attraverso una complessa articolazione di tramezzature e murature sono state ricavati alcuni ambienti necessari per il funzionamento del teatro. Inoltre è stato valorizzato l’originario ingresso principale dalla piazza Pichi e nel contempo è stato ricavato un ingresso alternativo in funzione anche di uscita di sicurezza dal lato della via Cavour. Sotto l’aspetto epidermico si è intervenuti prestando particolare attenzione alle linee, ai rapporti dei pieni e dei vuoti ed ai dettagli architettonici, nel rigoroso rispetto dell’esistente; inoltre per la definizione delle coloriture attuali, che si presentano calde e inserite armonicamente nel contesto ambientale del centro storico di Iglesias, sono stati compiuti notevoli sforzi con il coinvolgimento di  funzionari pubblici aventi responsabilità di controllo e verifica dei lavori.

All’interno è stata realizzata la sola predisposizione dei diversi impianti interessanti la struttura: elettrico, idrico-fognario, termocondizionamento, telefonico e antintrusione.

Per ultimo è stato effettuato il collaudo statico e tecnico-amministrativo con esito positivo e successivamente dati in consegna alla Committenza.

Sotto l’aspetto economico e finanziario il primo intervento è stato portato a compimento con una spesa complessiva di L. 2.400.000.

Il progetto di completamento – Preso atto di tale situazione edificatoria e nel contempo dell’assenza nella città di una struttura capace di ospitare importanti manifestazioni musicali e teatrali, l’Amministrazione Comunale ha definito gli obiettivi di carattere generale per poter completare il restauro e recupero funzionale dell’ex Cinema Elettra e convertito a teatro comunale.

Sulla scorta di tale cornice di riferimento, la proposta progettuale è stata sviluppata secondo due direttrici metodologiche: una di carattere strutturale e l’altra di carattere epidermico. Per quanto riguarda il primo percorso, considerando che l’impostazione progettuale originaria delineava un centro culturale, sono state eseguite alcune variazioni strutturali per poter disporre di alcuni ambienti strettamente necessari alla nuova destinazione. Così è stata individuata la fossa per l’orchestra su parte dell’originaria platea, che potrà ospitare tra l’altro le diverse apparecchiature idrauliche per consentirne la mobilità verticale, l’ingresso zona soggiorno e servizi igienici per i musicisti, la rimodulazione funzionale dei servizi igienici per il pubblico, l’adeguamento del palco per consentire l’installazione delle differenti attrezzature fisse e mobili che le varie compagnie necessitano (graticcia metallica, orditura di sostegno, tiri per ponti luce, sipario e aprisipario elettromeccanico, etc. etc.) Ovviamente tali variazioni hanno determinato una seppur modesta riduzione della disponibilità di posti a sedere che possiamo stimare in circa 315 unità.

All’interno dell’edificio di nuova acquisizione e che in origine aveva destinazione non di servizi, con la proposta progettuale principale venivano individuati due ambienti ubicati a piano quota 4,00 m e quota 7,50, da utilizzare per attività collaterali quali sede per riunione o simili. Con il presente intervento tali spazi vengono identificati quali servizi complementari al teatro individuandovi un “cafè dell’arte” e un “book shop” ma caratterizzati da un elevata versatilità per consentirne l’utilizzo anche quali sale per conferenze.

Altro aspetto sempre di carattere radicale ma essenzialmente in termini funzionali riguarda l’impiantistica per la quale, partendo dagli schemi tecnologici realizzati, sono stati previsti:

- Impianto elettrico completo di tutti i conduttori, quadro generale e quadri di zona; apparecchiature illuminanti per i diversi ambienti sia del tipo a incasso che a vista ad applique o a soffitto;
- Impianto idrico-sanitario completo delle apparecchiature per il sollevamento nelle condotte forzate, degli utilizzatori quali lavabi e vasi, del servizio ad uso esclusivo dei disabili e tutti gli accessori di completamento;
- Impianto antincendio completo di serbatoio con riserva idrica, impianto di pressurizzazione terminali UNI45 e UNI70; inoltre un impianto rilevazione incendi e impianto a sprinkler;
- Impianto di termo-condizionamento a pompa di calore e fancoils;
- Impianti completamente diversi.

A completamento parziale di tale fase realizzativi sono state individuate diverse superfici da controsoffittare con l’uso di cartongesso al fine di definire ambienti più soft ma anche di occultare gli impianti che altrimenti dovrebbero presentarsi a vista.

Durante tutte le varie fasi progettuali è stata sempre presente la necessità di soddisfare le esigenze dei disabili onde consentire la fruizione della struttura anche da parte di coloro che hanno una ridotta capacità motoria. A tale scopo sono previste le necessarie rampe per il superamento di modesti dislivelli, un impianto di servo-scala per i dislivelli maggiori e un impianto di ascensore oleodinamico per raggiungere i diversi livelli di cui si compone l’edificio nel suo complesso.

La seconda direttrice progettuale ha interessato tutti gli aspetti epidermici, ovvero tutte le finiture e quant’altro potesse determinare il vero e proprio utilizzato della struttura sia in termini operativi che di immagine e di decoro. A tale scopo si è partiti da un paradigma di riferimento che sostanzialmente ha la sua matrice nel recupero delle forme e dei materiali originari ma nel contempo risulti compatibile con le esigenze sopraggiunte in ordine alla mutata destinazione dell’immobile.

Da ciò scaturisce il prevalente utilizzo per i pavimenti di marmette in graniglia e relativi decori riferiti ai primi anni del Novecento, alternando bordure e rosoni; fanno eccezione gli spazi platea e gallerie nei quali si farà costantemente uso di parquet. Sulle murature di alcuni ambienti (servizi etc. etc.) è stata prevista una finitura con intonaci a stucco del tipo “veneziano” su una rasatura in gesso previa predisposizione di un primo intonaco in malta bastarda. Le soglie, i davanzali e le lastre per le pedate e le alzate delle scale sono in ardesia. I parapetti delle scale vengono proposti facendo riferimento alle forme già presenti nella struttura e rimodulandole per le diverse esigenze.

Sono inoltre previsti gli allestimenti base, anche in termini di impianti, relativi al palcoscenico: impianto di illuminazione scena (proiettori Spotlight vari, dimmers, consolle ADB), impianto completo di amplificazione sonora (muta di scena in panno, arlecchini con le stesse caratteristiche del sipario, etc. etc.)

Per ultimo si può mettere nella dovuta evidenza la varia e articolata composizione relativa agli arredi che spaziano dalle poltrone della platea e delle balconate di sala all’arredo completo della zona “bar”, inoltre diverse poltrone per i diversi ambienti, poltrone per conferenzieri, sedie supplementari per il pubblico, tavolini diversi e alcuni divani per i momenti di relax e attesa.

La variante del 2004 Tuttavia, durante il corso dei lavori si è resa necessaria la redazione di una perizia suppletiva e di variante determinata dalla necessità di apportare alcune modifiche al progetto originario che consentiranno di pervenire ad un complessivo miglioramento qualitativo della struttura e nel contempo di recuperare ulteriori spazi funzionali e una capienza di posti a sedere superiore rispetto a quanto predisposto originariamente.

La perizia di variante proposta ha pertanto individuato alcuni punti focalizzanti con la finalità di consentire un più razionale utilizzo del complesso, ovviamente d’intesa con l’Amministrazione e con la competente Soprintendenza.

Le opere in questione consistono in:

- Ampliamento della buca dell’orchestra al fine di contenere un numero sufficiente di orchestrali (almeno 25) tali da garantire la rappresentazione di particolari opere e quindi ampliare e rendere più flessibile la gestione della struttura sotto il profilo artistico;
- Variazione dell’accessibilità alla platea al fine di definire una più agevole percorrenza, quindi una più razionale fruibilità della struttura;
- Modifiche nell’organizzazione degli spazi interni che incidono sulla capienza complessiva determinando un incremento di circa 20-30 posti;
- Variazioni sulla scelta di alcuni materiali di finitura con soluzioni che presentano caratteristiche migliorative rispetto alle precedenti senza determinare incremento di costo;
- Riflessi complessivi in termini manutentivi per i quali si affronteranno costi senz’altro ridotti rispetto alle previsioni iniziali.

Passando alla fase operativa, appare del tutto evidente che talvolta alcuni interventi possono determinare delle modifiche anche ad ambienti che in origine potevano essere ritenuti sufficientemente razionali ed idonei alle esigenze. È il caso dell’ampliamento della buca dell’orchestra che si è trascinato in termini migliorativi ma pur sempre razionalmente funzionali anche l’ampliamento del foyer, la rivisitazione dei servizi igienici e del soggiorno ad uso degli artisti.

Infatti il foyer subisce un ampliamento complessivo: planimetrico di modesta entità, considerevole da un punto di vista volumetrico e funzionale per cui, ridistribuendo alcuni ambienti, si ottiene una disponibilità effettiva di spazi sensibilmente superiore alla configurazione originaria.

La platea, come conseguenza diretta dell’ampliamento dello spazio destinato agli orchestrali, subisce una sostanziale riconfigurazione: in termini intrinseci passando da postazioni pluripiano a soli due spazi sfalsati ma capaci di ospitare una pluralità di sedute, in termini estrinsechi nel rapporto con lo spazio d’ingresso dalla piazza Pichi con cui la connessione avviene per mezzo di una rampa pressoché complanare con la platea e in ogni caso con una modesta pendenza (8%).

È del tutto evidente che tale modifica determina una più agevole fruibilità degli spazi coinvolti, diretti e indiretti, da parte delle persone con impedite capacità motorie evitando l’installazione di antiestetici oltre che ingombranti e dispendiosi servoscala, mentre viene proposto un impianto di elevazione che mette in collegamento il foyer e relativi servizi con l’ingresso principale sulla piazza Pichi.

Tale rimodulazione planimetrica della platea oltre a determinare, come detto, una più agevole fruizione della stessa mediante il rapporto spaziale diretto con la Piazza, determina anche un aumento dei posti a sedere di circa 10-15 unità.

Ulteriori 10-15 posti a sedere vengono ricavati prolungando il solaio della prima balconata per circa 2 metri.

Inoltre, l’inserimento di particolari accorgimenti artistici (stucchi) consente di mascherare diversi elementi strutturali (pilastri e travi) e nel contempo si determina un armonioso insieme architettonico tra quanto previsto nel palco ed il resto della sala.

Conseguentemente talvolta si è sostituito il materiale previsto nel progetto originario con altro della stessa natura, equivalente sotto l’aspetto tecnico-economico ma certamente inseribile con  più organicità nel nuovo contesto delineato.

È del tutto evidente che tali interventi hanno determinato dei bilanciamenti finanziari individuando alcune economie o sostituendo lavorazioni ritenute non più idonee con il nuovo taglio estetico e funzionale prima descritto.

Appare necessario mettere nella dovuta evidenza che tali variazioni spaziali potranno far emergere modeste dissonanze acustiche rispetto a quanto sottoposto a verifica in sede progettuale, pertanto si ritiene opportuno affrontare una ulteriore verifica ad opere strutturali eseguite.

 

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