Analisi
della domanda e dell’offerta attuale e futura
L'espansione
dell'agglomerato urbano a saturazione delle zone di Palmari e Campo Pisano
ha determinato la creazione di viabilità urbana prettamente a servizio
dell'abitato, senza prevedere alcun collegamento di tipo extraurbano.
L'ulteriore
"sbarramento" è stato determinato in questi ultimi decenni dalla
zona "D1" mineraria di Campo Pisano che di fatto ha impedito un
raccordo con la Strada Statale sud occidentale Sarda n.126, dalla quale
dirigersi in direzione Est (Domusnovas, Villamassargia, Cagliari, S.S.
n.131, ecc.) o in direzione ovest (Gonnesa, Carbonia, Sant'Antioco, ecc.).
È
lecito prevedere che la domanda attuale subisca un ulteriore aumento in
quanto i quartieri dì Palmari e di Campo Romano inclusi nel piano attuativo
di zona B hanno subito un incremento insediativo negli ultimi anni tale da
saturare tutte le aree ancora inedificate, fino a lambire la zona mineraria
di Campo Pisano.
Attualmente
il traffico veicolare cittadino sia leggero che pesante, in entrata ed in
uscita, gravita su viale Colombo, Viale Villa di Chiesa, Via Sant'Antonio,
Via Cattaneo, incanalandosi su Piazza Sella o su Via XX Settembre,
determinando un flusso dì traffico lento e con ingorghi frequenti
soprattutto nelle ore di punta (apertura e chiusura delle scuole, uscita e
rientro dei pendolari, mercatino rionale, ecc.) e nei periodi di festività
(Natale, mesi estivi, ecc.).
I
quartieri maggiormente svantaggiati sono quelli a sud dell'abitato che, non
avendo collegamenti diretti con le strade extraurbane, devono
necessariamente attraversare il quartiere di Serra Perdosa ad Est o di
Vergine Maria ad Ovest, penalizzando conseguentemente anche i rioni di
passaggio con un ulteriore carico veicolare.
Il
problema legato al traffico veicolare dell’abitato residenziale
localizzato nelle zone a sud della città può trovare una risoluzione con
la realizzazione di una strada che colleghi i quartieri di Campo Romano (e
quindi di Palmari) e Serra Perdosa con la Strada Statale n.126 e contemporaneamente
funga da bretella d’unione tra i quartieri.
D’altra
parte il congestionamento del traffico al centro città determinerà una
sempre maggiore domanda verso una viabilità alternativa, che peraltro sarà
indirizzata anche verso un miglior collegamento tra i quartieri. P.T.,
scuole, mercatino rionale, farmacia, supermercati, ecc. e di Is Arrruastas
per la sempre più cospicua presenza di edifici scolastici di grado
superiore: Liceo Scientifico, linguistico, magistrali, Tecnico per Geometri,
Ragioneria, ecc.
La
risoluzione del problema deve essere ricercata possibilmente senza
stravolgere la realtà esistente e con un intervento che si inserisca in
modo armonico nell’attuale contesto territoriale e paesistico.
Da
un’attenta analisi della realtà si può individuare un percorso esistente
alternativo e complementare alla viabilità pubblica, consistente in uno
stradello sterrato che lambendo la zona mineraria di Campo Pisano, parte
dall’ingresso della miniera sulla statale n.126 e prosegue fino al
quartiere di Campo Romano, innestandosi su via Brescia e via Vittorio
Veneto. Lo stesso stradello si dirama e prosegue in direzione Est fino al
quartiere di Serra Perdosa, con incrocio su via Torricelli.
Localizzazione
dell’intervento
Si
può ipotizzare un intervento che ricalchi il tracciato esistente,
opportunamente allargato e con lievi rettifiche per addolcire alcuni tratti
di forte pendenza.
Il
tracciato individuato è contraddistinto da due tipologie di strada
differenti. Un primo tratto ha caratteristiche di viabilità urbana, data la
vicinanza con l’abitato, e parte da via Brescia a Campo Romano e si
collega con Serra Perdosa su via Torricelli. Il secondo tratto ha
caratteristiche di viabilità extraurbana. Come si può vedere nel P.R.G.,
la parte iniziale ricade in zone I2S3 e
I3H2 e “zona 167”; la seconda parte , che lambisce i margini
della zona mineraria di Campo Pisano, ricade parte in zona “D1”
(mineraria) e parte in zona “E” (agricola).
I
due tronconi stradali sono stati previsti con una larghezza totale di m 10,
ma con differenti tipologie: urbano (carreggiata m 7 per doppio senso di
marcia, marciapiedi su due lati larghi m 1,50 ed illuminazione pubblica su
un lato) ed extraurbano (carreggiata m 7 per doppio senso di marcia e
banchine di rispetto larghe m 1,50). Il primo troncone ha uno sviluppo di
circa m 390 (pendenza massima del 9,4%), mentre il secondo misura circa m
1.100 (pendenza massima del 13%).
Da
una attenta analisi del territorio si può affermare che il tracciato viario
così come individuato è il più idoneo a risolvere il problema legato al
traffico veicolare dell’abitato residenziale localizzato nelle zone a sud
della città, collegando i quartieri di Campo Romano (e quindi di Palmari) e
Serra Perdosa con la Strada Statale n.126.
È
ipotizzabile pure un tracciato alternativo che mantenga le stesse tipologie
stradali, accorciando notevolmente il percorso, seppure con una maggiore
pendenza, e ricadendo nelle medesime aree del P.R.G. della prima ipotesi.
Valutazione
dell’impatto ambientale
Nella
valutazione dell’intervento è necessario eseguire una attenta analisi dei
rischi-benefici per valutare l’accettabilità dell'intervento in relazione
anche all'impatto ambientale. La V.I.A. deve essere intesa come analisi e
valutazione preventiva degli effetti indotti da un determinato progetto
sull'ambiente, cioè sul complesso dei fattori naturali sociali, culturali
ed economici che caratterizzano l'area circostante il sito coinvolto nel
progetto stesso. È necessario assicurare al cittadino un ambiente che sia
anche esteticamente confortevole, oltre che sano e protettivo, ottenendo
dall'ambiente il massimo beneficio senza provocarne il degrado sia
temporaneo che permanente. Il mantenimento della sede viaria sul tracciato
esistente, non solo favorisce il massimo beneficio al minimo costo, ma si
inserisce armonicamente nel contesto ambientale attuale.
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