Descrizione del fabbricato
 

Come si evince dalla relazione storica, il fabbricato in questione si presenta allo stato attuale come il risultato di una serie di trasformazioni che a partire da fine 800 adattano il fabbricato, originariamente adibito a scuderie, alle rinnovate esigenze legate alla meccanizzazione dei trasporti nei cantieri minerari.

Già nel 1919, come riferito dalla relazione dell’ing. Corbetta in occasione di una visita nei cantieri di Monteponi, l’edificio risultava da poco ampliato e sopraelevato con l’introduzione di una nuova struttura portante in cemento armato.

Il complesso risulta composto da un lungo fabbricato principale (autorimessa), rettangolare posto a margine di un vasto cortile trapezoidale delimitato nei lati liberi da un alto muro di recinzione, con accesso dal Piazzale Villamarina attraverso un cancello fra due pilastri in muratura, adiacente ad un fabbricato più piccolo che ospitava gli uffici.

Il fabbricato principale, che delimita verso l’esterno il lato lungo dell’area trapezoidale del complesso, si sviluppa su di una pianta rettangolare di circa 50 x 9 metri a tutta altezza ed è costituito da due principali corpi di fabbrica chiusi verso il piazzale Villamarina e aperti verso il cortile interno attraverso una serie di aperture di diversa forma e dimensione.

Lo stesso fabbricato risulta composto da un primo primo corpo di fabbrica con copertura a semipadiglione impostata leggermente più in alto rispetto al resto del tetto a capanna a due falde interrotto al centro dalle due falde trasversali di un corpo di fabbrica, interruzione che si riflette nel  prospetto con un timpano leggermente aggettante.

L’interno risulta suddiviso in 6 ambienti indipendenti con accesso diretto dal cortile (ad eccezione degli ambienti 4 e 5.

Alcuni di questi ambienti risultano all’interno suddivisi da tramezzature, in alcuni sono presenti dei controsoffitti e in alcuni ancora sono presenti a pavimento dei vani tecnici per consentire la riparazione dei motori dei mezzi di trasporto dal basso.

Il fabbricato annesso degli uffici è impostato su di una pianta quadrata che si sviluppa per una parte con tetto a padiglione ed un'altra, più bassa,  con copertura piana e pensilina in cemento armato verso il piazzale Villamarina.

Relativamente al fabbricato dell’autorimessa, i muri perimetrali e trasversali che individuano i diversi ambienti sono talvolta di semplice tamponamento di laterizi e talvolta sono in muratura di pietra.

Le coperture sono quelle tipiche dei fabbricati dell’epoca in uso nei fabbricati sia civili che industriali del compendio, con struttura portante in capriate semplici e/o palladiane in legno, arcarecci   e manto in tegole marsigliesi legate a filo di ferro ai sottostanti listelli lignei.

I muri risultano intonacati sia all’interno che all’esterno, la pavimentazione interna è in battuto di cemento lisciato e rullato così come quella del cortile esterno ad eccezione di una zona dove sono ubicate 3 alte palme.
 
 

Lo stato di conservazione
 

Il complesso del garage-autorimessa denuncia visibilmente le numerose trasformazioni subite nel tempo come testimoniano le strutture in cemento armato inserite in più punti fra murature di diversa natura.

Dal punto di vista statico non sono presenti fenomeni fessurativi di rilievo, legati a cedimenti fondali, né sono presenti evidenti lesioni delle murature e delle travi in c.a., mentre si deve segnalare l’inflessione dei puntoni delle capriate di copertura.

Il fabbricato principale, adibito a garage ed autorimessa, in apparenza discretamente conservato nei fronti verso il piazzale Villamarina, presenta un degrado generalizzato per quanto riguarda il fronte interno verso il cortile, le coperture e gli interni.

I prospetti, sia degli interni che quelli esterni verso il cortile mostrano numerosi segni di ripresa dovuti alle modifiche delle aperture e al fissaggio di impianti per le lavorazioni (impianti di corrente, aria compressa, etc.).

La muratura che affaccia sul Piazzale Villamarina e che corre parallelamente al fabbricato della scuola elementare, è rivestita da un intonaco tipo “terranova” realizzato similmente agli altri fabbricati del piazzale in occasione dei lavori di ammodernamento per il cinquantennio della Società Mineraria.

Tale rivestimento e quasi completamente distaccato per ragioni di incompatibilità con il supporto originario a cui è sovrapposto.

Le coperture si presentano molto degradate per effetto delle sconnessioni del manto di tegole e per l’inflessione dei puntoni delle capriate.

Gli infissi, prevalentemente in ferro di varia fattura, così come i vari cancelli e le grate, sono ossidati e mal funzionanti.

I pavimenti, sia quelli interni che quelli esterni, presentano sconnessioni, riprese e rappezzi di ogni genere.

I pluviali in lamiera zincata e le gronde modanate sempre in lamiera zincata sono sconnesse e degradate.

In generale il fabbricato dell’Autorimessa e garage, ma anche quello degli uffici, presenta un degrado dovuto all’assenza di manutenzione e ai continui rimaneggiamenti spesso impropri ma che tipici di un manufatto di servizio all’attività produttiva.
 
 

La nuova destinazione d’uso 
 

L’intervento prevede la realizzazione dei seguenti servizi di ristorazione:

bar e servizi igienici per i visitatori al compendio;

ristorante di qualità.

Il bar sarà realizzato nell’ampio corpo ubicato in prossimità dell’accesso al complesso mentre nel fabbricato accessorio (ex-uffici) posto di fronte saranno realizzati i servizi igienici.

Il ristorante, che occuperà gli spazi della restante parte del fabbricato che saranno resi comunicanti attraverso alcune aperture in breccia di lieve entità da praticare nei muri trasversali, potrà contare su due sale comunicanti, una zona di servizi igienici per il pubblico, cucina e spazi accessori.

Lo spazio esterno del cortile che potrà essere occupato nella stagione primaverile ed estiva e sarà riqualificato anche attraverso l’abbassamento dell’attuale alto muro di recinzione che consentirà di godere della notevole vista panoramica della sottostante vallata.

 

Ex AutorimessaHomeEx Autorimessa

Risoluzione consigliata 800x600 pixel
© 2005 - Dott. GPaolo Atzei, Ing. Danilo Daga, Ing. Ciro Granella, Geom. Antonio Murgia, Ing. Maurizio Murru