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Il
metodo di stima per comparazione diretta consente di determinare il più
probabile valore di mercato di un immobile mediante il confronto di
determinati parametri con altri immobili simili. Tale confronto porterà
alla formazione di una scala dei prezzi al cui interno si dovrà
collocare l’immobile oggetto di stima.
La scelta degli immobili da comparare richiede l’individuazione di
un mercato omogeneo, ovvero di una porzione di area urbana nella quale
la formazione del valore immobiliare assume caratteri comuni e ben
precisi. Tale mercato non necessariamente coincide con l’intero
nucleo urbano o con un singolo quartiere ma spesso, all’interno di
uno stesso mercato omogeneo, è possibile individuare delle aree
omogenee nelle quali alcune delle caratteristiche che portano alla
formazione del valore risultano più significative di altre.
I parametri di confronto utilizzati possono essere raggruppati nelle
seguenti categorie:
Caratteristiche di localizzazione
-
Ubicazione
dell’immobile rispetto al centro urbano.
-
Livello
dei collegamenti viari e dei servizi di trasporto pubblico.
-
Presenza
di attrezzature collettive (scuole, mercati, uffici pubblici etc.)
facilmente raggiungibili.
-
Disponibilità
a distanza pedonale di un sufficiente numero di esercizi
commerciali al dettaglio, specialmente per generi di largo e
generale consumo.
-
Livello
di qualificazione dell’ambiente esterno; disponibilità di verde
pubblico, amenità del sito, assenza di inquinamento etc.
Caratteristiche di posizione
Caratteristiche tipologiche
-
Età
dell’edificio e delle eventuali unità immobiliari aggiunte in
epoche successive.
-
Caratteristiche
architettoniche, da valutare tanto in rapporto ai pregi conferiti
ad ogni singola unità immobiliare, quanto in funzione degli
eventuali costi di manutenzione nonchè dei vincoli di
destinazione e di modificazione.
-
Tipologia
e condizioni statiche delle strutture, esaminate anche alla luce
di eventuali sopraelevazioni, alterazioni o modifiche apportate
nel tempo alle strutture originarie, delle coperture e delle
rifiniture.
-
Caratteristiche
compositive e di manutenzione degli ambienti comuni (androni
d’accesso, scale etc.) e della specifica unità immobiliare
(dimensioni, forma e distribuzione interna dei vani d’abitazione
e dei servizi), con particolare riferimento all’ordinaria
destinazione d’uso per la quale gli ambienti stessi sono stati
concepiti.
-
Dispersioni
e forma delle aperture nei vani, degli accessi ai locali
scantinati e loro condizioni di utilizzo: aerazione, presenza di
umidità etc.
-
Caratteristiche
e condizioni degli impianti tecnologici, sia condominiali che
privati: rete fognaria e pluviale, rete di adduzione idrica, rete
elettrica, eventuale rete di adduzione del gas di città, impianti
ascensore e montacarichi, telefoni interni etc.
Caratteristiche produttive
-
Situazione
locativa attuale dell’unità immobiliare.
-
Presenza
di servitù attive o passive, diritti e oneri di qualsivoglia
natura.
-
Eventuale
esenzione temporanea da imposizioni fiscali di qualunque tipo.
-
Stato
giuridico del venditore e assenza di problemi legali: successioni,
fallimenti, liti etc.
-
Modalità
di pagamento del prezzo richiesto.
-
Presenza
di mutui bancari.
-
Eventuali
agevolazioni fiscali all’atto dell’acquisto.
Ovviamente
le singole caratteristiche non influenzano allo stesso modo la
formazione del prezzo nelle diverse aree urbane. Ad esempio per un
immobile sito in un mercato omogeneo individuato nel centro cittadino,
la centralità assume una valenza limitata in quanto è una
caratteristica comune a tutti gli immobili di quel mercato. Se invece
si pensasse lo stesso immobile sito in zona periferica, la centralità
assumerebbe una incidenza decisamente superiore, anche in riferimento
ad una centralità locale.
Volendo quantificare l’incidenza percentuale delle singole
caratteristiche nella formazione del prezzo, pur con delle inevitabili
approssimazioni, potremo realizzare la seguente tabella:
Parametri
di confronto
|
Mercato
omogeneo relativo alle aree centrali
|
Mercato
omogeneo relativo alle aree intermedie
|
Mercato
omogeneo relativo alle aree periferiche
|
Valore
minimo
|
Valore
massimo
|
Valore
minimo
|
Valore
massimo
|
Valore
minimo
|
Valore
massimo
|
Caratteristiche
di localizzaz.
|
5
%
|
10
%
|
10
%
|
30
%
|
15
%
|
35
%
|
Caratteristiche
di posizione
|
15
%
|
25
%
|
10
%
|
20
%
|
10
%
|
25
%
|
Caratteristiche
tipologiche
|
15
%
|
30
%
|
20
%
|
25
%
|
5
%
|
20
%
|
Caratteristiche
produttive
|
25
%
|
35
%
|
10
%
|
25
%
|
10
%
|
20
%
|
Totale
|
60
%
|
100
%
|
50
%
|
100
%
|
40
%
|
100
%
|
Il
metodo per comparazione diretta prevede dunque, a seconda della zona
di appartenenza del mercato, l’attribuzione di una percentuale
d’influenza a ciascuna delle suddette quattro caratteristiche.
La
ricerca e l’analisi dei coefficienti risultanti dagli archivi del
laboratorio del corso di Estimo, hanno posto in evidenza le difficoltà,
anche da parte di un rilevatore esperto, nel valutare omogeneamente i
parametri di confronto quando riferiti ad una comparazione diretta e
ad una indiretta. Per rendere la valutazione coi due metodi di stima
congruente, si è applicato un ragionamento che consentisse di
esprimere il valore di un determinato coefficiente in funzione di
quello assegnato con l’altro metodo di stima.
In tal modo l’estimatore è chiamato ad esprimere il proprio
giudizio in merito ad una determinata caratteristica un’unica volta,
riducendo non solo i tempi di elaborazione della stima ma anche nella
certezza della omogeneità dei valori attribuiti.
Per semplificare ulteriormente il processo estimativo, in luogo dei
giudizi numerici variabili entro range differenti fra parametri di
confronto differenti, sono stati adottati dei giudizi standard,
variabili da scarso a ottimo, comuni per tutti i parametri di
confronto.
I giudizi numerici restano nascosti dietro le quinte e, relativamente
ad ogni caratteristica, il range di variazione numerico è ripartito
fra i possibili giudizi standard.
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